Il Parlamento sta valutando l’ipotesi di un inasprimento dell’imposta di successione. Nel mirino i beni ereditati che superano i 5 milioni di euro. Triplicate le aliquote e taglio netto sulle franchigie a favore del coniuge e dei discendenti diretti. Gli effetti delle modifiche al Ddl 2830 sulla famiglia, sulla casa e sull’azienda familiare.

Il 20 gennaio 2015 è stato presentato il disegno di legge n. 2830 che contiene alcune modifiche del regime dell’imposta di successione e donazione e che attualmente è allo studio del Parlamento. Il tema è tornato di stretta attualità negli ultimi mesi perché, secondo quanto si vocifera tra gli operatori, le modifche al Ddl 2830 potrebbero portare ad un inasprimento dell’imposta di successione, con un aggravio del peso fscale anche sulla trasmissione dei patrimoni. Attualmente l’imposta mira a colpire i trasferimenti di ricchezza dovuti alla scomparsa di un soggetto oppure determinato dalla cessione gratuita di beni con fnalità liberali a cui va applicata una struttura di aliquote e franchigie, che colpisce l’efettivo arricchimento ricevuto da ciascun benefciario, delineata in funzione del legame di parentela tra quest’ultimo ed il dante causa (de cuius/donante).

Per saperne di più, scarica l’articolo qui allegato.